26 dicembre 2021

Piccole donne in viaggio

Se durante queste vacanze natalizie, per varie ragioni, anche voi come me non avete potuto intraprendere nessuna gita, nessuna escursione, nessuna evasione dalla quotidianità, vi consiglio la lettura di Piccole donne in viaggio. Le sorelle Louisa e May Alcott attraverso l'Europa di fine Ottocento di Raffaella Cavalieri (Robin Edizioni, 2020). Il corposo e curato volume è composto di due parti. La seconda parte è la traduzione di Shawl-Straps, un romanzo di Louisa May Alcott che fu pubblicato come secondo volume di Aunt Jo's Scrap Bag e che in forma di fiction racconta le avventure di viaggio in Europa delle sorelle Alcott (Louisa e May) insieme ad Alice Amelia Bartlett. 
La prima parte del volume, che merita un'attenzione tutta particolare, è invece il frutto della sostanziosa e attenta ricerca che Raffaella Cavalieri ha svolto sulle esperienze di viaggiatrice dell'autrice di Piccole donne, svelandoci dettagli e affascinanti angoli della sua biografia, della quale probabilmente molti di noi non sono a conoscenza. Della vita di Louisa May Alcott (a chi fosse interessato ad approfondirla consiglio Louisa May Alcott. Una biografia di gruppo di Martha Sexton, pubblicato in italiano per i tipi di Jo March, di cui ho scritto qui) la maggior parte dei lettori conosce l'atmosfera della formazione, alimentata dalle conversazioni dei più grandi pensatori del Trascendentalismo americano; e alcuni di noi sanno riconoscere i barlumi autobiografici all'interno del romanzo più celebre della scrittrice. Dei suoi viaggi e delle sue ambizioni di traveloguer, invece, si conosce ancora poco, e il libro di Raffaella Cavalieri ci dà la possibilità di sbirciare nelle sue lettere scritte dall'estero, oltre l'oblò della cabina della sua nave, tra le pareti delle sue camere d'albergo e persino dentro i suoi bagagli. 
"Le sorelle Alcott" scrive Cavalieri, "vissero in un'epoca in cui il viaggio divenne, anche in America, una vera e propria mania". Chiunque di noi abbia letto qualche autore americano della seconda metà dell'Ottocento (James e Wharton su tutti) sa quanto questa mania del viaggio abbia investito e influenzato la letteratura di quelle latitudini spazio-temporali. La stessa Alcott ce ne lascia una traccia in Piccole donne crescono, nell'avventura europea di Amy, che sul Continente scoprirà la chiave per cambiare definitivamente la propria vita. Louisa May Alcott, da parte sua, intraprese due lunghissimi viaggi in Europa: il primo come infermiera personale di una ricca invalida, il secondo come compagna della sorella May. 
Il primo viaggio iniziò il 19 luglio 1865, durò un anno, e portò Louisa ad attraversare Inghilterra, Germania, Francia e Svizzera. Il volume di Raffaella Cavalieri abbonda di citazioni e di illustrazioni dell'epoca, che evocano tutto il fascino della sorpresa di una trentenne americana per la prima volta in Europa. I luoghi menzionati sono quelli che ancora oggi, quando li visitiamo, non possono che ricordarci le felici atmosfere di quel passato lontano: Heidelberg, Coblenza, Vevey, il castello di Chillon (*), Nizza... Le sezioni dedicate alla Svizzera e alla Francia, poi, ci riportano immediatamente alle pagine di Piccole donne crescono dedicate alla storia d'amore tra Amy e Laurie. 
Del secondo viaggio di Louisa resta memorabile un lungo soggiorno venato di incertezze ancora in Svizzera, dove le sorelle dovettero fermarsi a causa della guerra che nel frattempo era scoppiata tra Francia e Germania, e il tanto agognato arrivo in Italia, con le visite ai laghi lombardi, a Firenze e alla desideratissima Roma. 
La prima parte del volume di Cavalieri si chiude sul racconto dei viaggi europei in solitaria di May, che, al contrario del suo alter-ego letterario Amy March, divenne un'artista riconosciuta, oltre che l'autrice di una guida turistica-artistica nelle tre capitali della cultura europea: Londra, Parigi e Roma. 
In conclusione, se avete voglia di viaggiare un po' con la fantasia, portando molto indietro le lancette dell'orologio e lasciando che la letteratura faccia da guida alla vostra immaginazione, Piccole donne in viaggio può essere un valido itinerario, soprattutto se anche voi, sotto Natale, non riuscite mai a liberarvi del ricordo di Jo, Amy, Beth e Meg March. 
 

(*) Suggerimenti per un viaggio letterario in Svizzera: