17 luglio 2019

Un'insalata di libri

Questo post è dedicato a libri che ho letto e che sono in attesa di essere letti, con il favore delle ferie appena cominciate e che ho intenzione di trascorrere in osservanza della ricetta: 1) lettura (ovviamente); 2) passeggiate in montagna; 3) incontri letterari; 4) un viaggio in Normandia; 5) pianificazione del programma per le mie future classi, nel nuovo liceo dove andrò a lavorare all’inizio di settembre. 
Comincio da Elizabeth Gaskell. Saggi su una scrittrice vittoriana controcorrente (2019), una raccolta edita da Croce, a cura di Francesco Marroni, nella quale si possono leggere importanti argomentazioni di grandi studiosi gaskelliani, italiani e non italiani, e un mio contributo concentrato sulla funzione anche psicologica degli oggetti nel romanzo dell’autrice inglese al quale sono più affezionata (e non solo per averlo tradotto): Mogli e figlie
Due libri della foto qui accanto sono stati acquistati nel corso dei miei viaggi primaverili: il celeberrimo Brideshead Revisited di Evelyn Waugh, comprato alla libreria Desperate Literature di Madrid lo scorso aprile; e Images and Shadows, trovato in gita scolastica in una libreria di Firenze. Per saperne di più sull’autrice di quest’ultimo libro, Iris Origo, vi consiglio https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/06/30/morta-iris-origo.html. La vita di Iris fu la concretizzazione dell’intenso legame che per decenni ha tenuto avvinte la cultura inglese e quella italiana, soprattutto toscana, e i suoi lavori autobiografici ci restituiscono un’immagine vividissima delle nostre campagne oppresse dalla guerra e dall’occupazione. Origo fu anche biografa di Giacomo Leopardi: quest’opera è stata ripubblicata in italiano di recente da Castelvecchi Editore. 
Il quarto libro che appare nella foto è Trieste selvatica di Luigi Nacci (Laterza), che è stato presentato proprio in questi giorni alla rassegna “Una montagna di libri” di Cortina d’Ampezzo. L’incontro con l’autore è stato interessantissimo, e così intrigante da farmi prendere a prestito in biblioteca Trieste, di Claudio Magris e Augusto Ara (Einaudi), per poter intraprendere una lettura comparativa alla ricerca degli infiniti significati di questa città tanto vicina geograficamente e tanto pregna di storia e di storie, di conflitti e di confini. 
A proposito di “Una montagna di libri”, che quest’anno festeggia il decennale con una serie di appuntamenti a ingresso libero davvero eccezionali, segnalo che il programma completo si può consultare qui: http://www.unamontagnadilibri.it/il-programma.html; finora ho potuto ascoltare Richard Powers nella presentazione del suo Il sussurro del mondo e Alessandro Piperno in una lezione su Philip Roth, mentre sabato prossimo sarà la volta del Premio Strega 2019 Antonio Scurati. 
Le mie due ultimissime letture, infine, sono state L’interprete di Annette Hess (Neri Pozza) e La banda dei brocchi di Jonathan Coe (Feltrinelli). Sono entrambi libri che meritano di passare per i nostri scaffali, perché ricchi di fatti narrativi che si intrecciano alla storia del Novecento. Nel primo caso, una giovane interprete tedesca che vive a Francoforte negli anni sessanta è incaricata di seguire il processo ai criminali nazisti ed è così costretta a fare i conti con il passato spaventoso del suo paese (e non solo). Nel libro di Coe, le vicende a metà tra l’ironia e il dramma di un gruppo di compagni di scuola di Birmingham ci mostra la faccia scura dell’Inghilterra degli anni settanta, tra gli scioperi degli operai, la rivoluzione musicale e gli attentati dell’IRA.