2 agosto 2011

It all started with a letter...

Una lettera nascosta, o rimasta chiusa, dimenticata, ingiallita, perduta per anni negli ingranaggi del tempo è sempre lo spunto per una buona storia. Poche righe vergate nel cuore di una busta spalancano le porte dell'immaginazione, poiché risvegliano infinite congetture sul mittente, sul destinatario, persino su un possibile sottotesto; e anche la qualità e il peso della carta, l'accuratezza della grafia, la tenacia dell'inchiostro possono raccontare un intero mondo. Chi ha spedito quella lettera? A chi è rivolta? Perché è stata scritta? Qual era lo stato d'animo dello scrivente mentre la stendeva? Si è poi pentito di averla inviata? Si è emozionato, arrabbiato, commosso sopra quelle parole? Una lettera narra del legno dello scrittoio, della penombra di una stanza, dei rumori della casa o del prato, della pioggia caduta, delle notizie alla radio, del presente e del passato degli esseri umani. Per questa ragione è il movente perfetto per una narrazione. 
In The Postmistress (tradotto in L'ultima lettera, Sarah Blake), che sto leggendo in questi giorni e di cui ho parlato nel post precedente, una lettera mai consegnata è il fulcro della storia; ma anche The Distant Hours di Kate Morton (Una lontana follia) prende le mosse da una lettera, arrivata alla sua destinataria con decenni di ritardo; la magnifica tragedia di Atonement (Espiazione, Ian McEwan) si innesta dalla sventurata lettera di Robbie a Cecilia intercettata dalla sorellina di lei, Briony. The Aspern Papers (Il carteggio Aspern) di Henry James gira tutto intorno alle carte, appunto, del poeta morto; e in generale tantissimi racconti del mistero, e non necessariamente detective stories, hanno per principio, o per culmine, o per catarsi, un pugno di parole scritte a mano o a macchina su un foglio di carta. 
Perché le parole scritte, come dice il proverbio, manent; e come tali rimangono indelebili e indimenticabili, serie testimoni di eventi e di emozioni che meritano sempre di diventare il soggetto di un racconto.