Oggi è la giornata mondiale del libro e del diritto d'autore e Ipsa Legit la ricorda, come sempre, insieme alla ricorrenza del compleanno di Shakespeare e della morte di Wordsworth.
In Italia quest'anno l'occasione attira un'attenzione particolare dovuta all'iniziativa dell'Associazione Italiana Editori #ioleggoperchè: un tentativo, operato contando su nomi celebri, grandi numeri di volontari, una canzone d'autore, gazebo in piazza, concerti e persino una trasmissione televisiva in prima serata, di coinvolgere coloro che non amano i libri per mostrare loro «cosa si perdono». Insomma, per fare quello a cui migliaia di blog dedicati alla lettura si dedicano ogni giorno, magari suggerendo e raccontando libri di qualità e valore letterario che hanno garantito loro l'immortalità.
Quattro anni fa, in tempi non sospetti :) ho pubblicato un post velocissimo, intitolato «Perchè io leggo», che diceva:
Leggo per sprofondarmi nelle parole, che sono il nutrimento del pensiero.
Leggo perché i libri sono il catalizzatore delle mie fantasticherie.
Leggo per appropriarmi di mondi che non sono miei e vivere in un tempo che non esiste più.
Leggo per esplorare i meandri dell'immaginazione.
Leggo per imparare a scrivere.
Leggo per sondare "gli abissi del cuore umano" (Goethe).
Leggo per conversare, come Machiavelli, con i grandi scrittori e le grandi scrittrici.
Leggo per viaggiare, con la mente, e con il treno, mentre vado a lavorare.
Leggo perché "fatti non [fummo] a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza" (Dante).
Leggo perché i libri contengono le foglie secche dell'autunno, i suoni della notte, il vento delle colline, il sole e la pioggia estiva, tutti i sapori più buoni, le carezze più dolci, la paura, la nostalgia, il ricordo. La gioia.
Oggi vorrei solo riportare qui l'appello dei romanzi che finora ho amato più, magari non tutti, ma quelli che hanno suscitato un brivido, anche in solitudine e in silenzio, anche senza il clamore di un «evento»:
Virginia Woolf, Diario di una scrittrice, Notte e giorno
Rebecca West, Il ritorno del soldato
Thomas Mann, I Buddenbrock, Tonio Kröger
Jane Austen, Emma, Ragione e sentimento
Elizabeth Gaskell, Gli innamorati di Sylvia, Mogli e figlie, Mia cugina Phillis
Charles Dickens, David Copperfield, Il nostro comune amico
Edith Wharton, L'età dell'innocenza
Henry James, Ritratto di signora, Le ali della colomba, Il carteggio Aspern
Joseph Conrad, Con gli occhi dell'Occidente
Ford Madox Ford, Il buon soldato
D.H. Lawrence, Figli e amanti
Giorgio Bassani, Il giardino dei Finzi-Contini
Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari
Elizabeth von Arnim, Un incantevole aprile, Un'estate da sola
Agatha Christie, Assassinio sull'Orient Express, La salma, La parola alla difesa
Ian McEwan, Espiazione
Ernest Hemingway, Festa mobile
John Fowles, La moglie del tenente francese
A.S. Byatt, Possessione
Kazuo Ishiguro, Quel che resta del giorno
Helene Hanff, 84, Charing Cross Road
Richard Powers, Il tempo di una canzone
Tracy Chevalier, Strane creature
Kate Morton, Una lontana follia
Laurence Cossé, La libreria del buon romanzo
Aimée Bender, L'inconfondibile tristezza della torta al limone
Penelope Lively, L'estate in cui tutto cambiò
Edmund de Waal, Un'eredità d'avorio e ambra.
Buon 23 aprile a tutti e un ringraziamento di cuore a tutti i blogger che scrivono di libri con passione, stile e competenza! Forse un giorno sarà istituita la giornata mondiale del blogger di libri... :)