29 luglio 2012

I love Britain

Il grande spettacolo della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici è stata un libro da leggere, da sfogliare lentamente e da gustare dalla prima all'ultima pagina. 
Danny Boyle ha dato all'evento l'aspetto di un album dei ricordi, di uno scrapbook che contenesse tutte le bellezze della cultura britannica: e per noi, che in certi contesti siamo persino chiamati "anglisti", ma che insomma siamo semplicemente innamorati di quella civiltà, la cerimonia è stata un'occasione per ricordarci perché ci siamo tanto appassionati a quel Paese e alla sua storia da decidere di dedicare loro i nostri studi e parte della nostra vita. 
Tutti i requisiti della Britishness sono stati presentati al massimo del loro trionfo: l'incanto della ruralità; la sottile ironia dell'incontro tra Sua Maestà e James Bond e la goffa delicatezza del "fool" dei nostri giorni, Mr Bean; la celebrazione della storia della musica e del musical; l'eccellenza della letteratura per bambini con la sua narrazione dell'ancestrale conflitto tra il Bene e il Male, e l'importanza delle sue conseguenze sulla costituzione della società britannica moderna (la lettura da Peter Pan e il volo delle Mary Poppins sono stati due momenti che hanno solleticato un qualcosa negli occhi e risvegliato qualcosa nel cuore...).



E allora, come un vero album di fotografie o un quaderno di appunti, cominciamo a citare, anche in disordine, obbedendo solo alle immagini che fioccano nei nostri pensieri, le mille luci di questo Paese delle meraviglie. Se vi piace, aggiungete anche le vostre sensazioni!
I cottage, le colline del Devonshire, il faro di Beachy Head, Stonehenge, i castelli scozzesi, Tintern Abbey, l'architettura georgiana, la moda del primo Novecento, il Globe, Shakespeare, il National Trust, la poesia romantica, il quartiere di Chelsea, Jane Austen, gli scones, il mare della Cornovaglia, un treno che attraversa il Sussex, il pub grub, Virginia Woolf, le librerie di Londra, la cerimonia del tè, Bath, lo Yorkshire, re Artù, la poesia di Tennyson, il piano terra di Harrod's, le canzoni di Adele, il Poets' Corner a Westminster Abbey, la sorpresa di un cielo azzurro, le greggi, le more lungo i sentieri, il crumble, Sting, le rose, le cabine telefoniche rosse, God Save the Queen dagli spalti di uno stadio di calcio, la gioielleria dell'età vittoriana, gli sceneggiati della BBC, l'inventore di internet, la libreria Waterstone's a Trafalgar Square, le isole Shetland e l'isola di Wight, Lyme Regis, il vento a Bristol, Oxbridge, gli scoiattoli di Hyde Park, le iscrizioni sulle panchine di legno, il gelato alla vaniglia con il Flake, il cioccolato Cadbury's, la voce del Big Ben, il British Museum, i bigliettini d'auguri, lo Union Jack, il punto croce di Michael Powell, la pittura paesaggistica di Turner, le imponenti mansions, il giardinaggio, le scogliere di Dover.
Il mio elenco termina qui, ma ci sarebbero decine e decine di altre bellezze da nominare... ci pensate voi? : )

Londra, agosto 2011