2 marzo 2013

The Dashwood Sisters Tell All

Ho chiuso l'ultima pagina di The Dashwood Sisters Tell All, un derivato austeniano di una scrittrice, Beth Pattillo, che di questo sottogenere del romanzo sembra piuttosto esperta. Questo libricino era proprio quel che ci voleva per questo periodo così straimpegnato, così concitato, e soprattutto così dedicato a Jane Austen. Si è trattato infatti di una lettura leggera, costruita su una trama semplice e decorosa, con simbologie e riferimenti fin troppo evidenti ma non per questo banali. Già il titolo richiama immediatamente Ragione e sentimento, e in effetti la storia è totalmente concentrata sui rapporti fra  diverse coppie di sorelle. Ci sono le due protagoniste, Ellen e Mimi (i nomi richiamano subito Elinor e Marianne del romanzo di Austen), che dopo la morte della mamma - appassionata della scrittrice inglese - partono per l'Inghilterra alla ricerca di un luogo dove far riposare le sue ceneri. Nel corso di un walking tour (escursione a piedi) nei luoghi di Jane nella "sua" contea, lo Hampshire, Ellen e Mimi hanno l'occasione di scoprire la storia di due sorelle molto più celebri, Jane e Cassandra Austen, e addirittura di imbattersi nell'esistenza di una coppia di preziosissimi oggetti a loro appartenuti.... La trama, ripeto, è semplice e lineare: alla relazione tra le due sorelle si affianca il facilissimo racconto dell'immediato innamoramento (in perfetto stile Marianne) di Mimi per un affascinante indigeno, dell'antica, mai sopita eppure silenziosa passione di Ellen per un uomo (dal cognome che è tutto un programma: Edwards...) che in passato non ha potuto amare, del rapporto dapprima incredibile e poi tenerissimo tra Mimi e il leader del tour, Tom Braddock (una specie di colonnello Brandon). 
Il cottage di Chawton, sede del
Jane Austen House Museum.
Foto di Mara Barbuni (2007)
I personaggi sono piuttosto caricaturali, e l'intreccio poco fitto e sostanzioso, ma la narrazione dell'escursione è suggestiva, e sembra quasi mostrare ai nostri occhi di lettori i luoghi che attraversa. Si va dal villaggio di Steventon, dove Jane Austen nacque, al cottage di Chawton, dove scrisse o riscrisse le proprie opere, a Chawton House, la grande e sontuosa dimora di suo fratello, fino alla cattedrale di Winchester, dove la scrittrice è sepolta. Nonostante si fatichi un po' a credere che nello Hampshire faccia tutto quel caldo di cui si parla nel libro (io ci sono stata in pieno agosto, e sempre con un bel maglione addosso...), ci sembra di prender parte anche noi a quella deliziosa passeggiata. Anzi, questa lettura mette proprio una grande voglia di ritornare laggiù....